Non abbiamo quindi dovuto attendere i due lustri
tanto temuti! (leggete la rece di "Den Yttersta Tiden" per capire
di cosa parlo), però i cinque da Stoccolma non sfornano l'atteso debut,
bensì un altro Ep, stavolta professionalissimo ed edito dalla Momentum
Scandinavia. La curiosità per questa release da parte mia è palpabile.
Play.
Apre Tower of strength...ma, per
sbaglio ho messo nel
lettore "The Return Of The Black Death" degli Antestor?
no, e questo
mi lascia non poco perplesso dato che i riff, le armonie, gli
up-tempo di double bass mai eccessivi, il registro vocale
ruggente e gemente, tutto insomma rimanda alla leggendaria release dei maestri
norvegesi. Ad accantonare momentaneamente le perplessità emerse giunge
Istid,
riff acustici elegiaci incrociati, distesa astratta resa onirica da bei
vocalizzi di voce femminile. Torniamo al black metal con A glimpse, e nel
sound si avvinghiano aggressioni tastierose ed epicità: peccato però che
le prime si ispirino pedissequamente a "Spirit Of Purity" dei
compatrioti Sanctifica,
mentre le seconde mutuino senza troppa personalizzazione da "The Covenant Progress"
degli amici Crimson Moonlight; inoltre la song, che fa
ricorso anche ad inserti vocali growl e femminili, risulta piuttosto
prolissa. Tornano gli Antestor (lapsus?) con Journey into afterlife, il mid-tempo
enfatico è identico, ciò che differenzia un poco questa song dall'essere
una cover è la presenza di coralità clean in backing allo screaming,
partiture tirate di puro black melodico e serafici vocalizzi di female
vocal. Porta a conclusione i 26 minuti di questo "Insnärjd" un altro
pezzo acustico, Legacy, di leggiadra epicità rhapsodiana.
"Encircled, ensnared / my enemies have laid siege
to me / oppressed, inflicted / poisonous arrows aimed at time /
Victimized, terrorized / those who hate me gather for attack / grieved,
deceived / wrapped in drapes so black. / Who can save me / who'll
release me / where can I flee / where, but to thee / You are my
sanctuary / Your love, unconditionally / Jesus Christ". A
testimonianza di fede siamo a postissimo, ma circa il contenuto
musicale? Personalmente non sono tra quelli che pretendono l'originalità
a tutti i costi, affatto, ma raramente ho ascoltato un disco, anzi forse
è la prima volta, con tanto "copia e incolla" privo del fondamentale
intermedio passaggio "modifica". La produzione è buonissima, l'Ep per chi non conoscesse le band matrici risulterebbe
entusiasmante: per rispetto di costoro ne lascio una valutazione
complessiva positiva, altrimenti, pur ascoltandolo io stesso con estremo piacere, qui ci
poteva stare la mezza stroncatura da violazione di copyright... Ora però, carissimi Admonish,
col full-length cercate di metterci almeno un pizzico di vostro.
Vaake
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